Riqualificazione Stazione Ferroviaria – Brno

Il progetto di ricostruzione della stazione ferroviaria di Brno‑Královo Pole si inserisce in un piano nazionale di ammodernamento dell’infrastruttura. Inizialmente era prevista una semplice ristrutturazione dell’edificio esistente, ma la complessità dell’intervento e l’obsolescenza della struttura hanno portato alla decisione di demolire l’edificio originale e realizzarne uno completamente nuovo.

Anche l’arredo urbano è stato studiato con attenzione: è stato pensato per integrarsi con le forme marcate dell’edificio e creare un contrasto interessante con gli elementi naturali del contesto. Per gli spazi esterni sono stati scelti stili diversi rispetto all’atrio principale e al piano superiore, con l’obiettivo di mantenere un forte legame visivo e funzionale con l’ambiente ferroviario. Alcuni elementi specifici:

• le fioriere sono state adattate per armonizzarsi con le panchine del modello DIAMANTE e del modello ANASTASIO.
• All’esterno, in contrasto con la geometria e i colori della facciata principale, sono state installate le sedute dei modelli STONE e MOONSTONE di colore bianco.

La collaborazione con ingegneri e tecnici è stata coordinata da una figura di riferimento — il distributore locale del Paese — che ha facilitato la gestione degli aspetti tecnici e la scelta dei prodotti. Non sono mancate difficoltà, soprattutto nell’introduzione di nuove tecnologie, che spesso si scontravano con la preferenza dell’ente ferroviario per materiali già collaudati e facilmente manutenibili. Le normative molto rigide in materia di sicurezza hanno anch’esse condizionato le scelte progettuali e dei materiali.

L’auspicio è che la stazione rinnovata possa offrire un’esperienza piacevole e funzionale a passeggeri e visitatori. Pur riconoscendo che alcune scelte progettuali, se l’opera iniziasse oggi, potrebbero essere diverse, i principi fondamentali (funzionalità, contenimento costi, armonia con il contesto) resterebbero gli stessi. Al momento non sono previste ulteriori modifiche, ma l’architetto non esclude la possibilità di nuove collaborazioni in futuro.